È arrivato da qualche giorno in edicola il secondo numero di “Ciao 2001”, nuova edizione bimestrale che affianca materiali d’epoca della rivista storica con testi nuovi in tema. Tra i contenuti di questo specifico numero c’è un pezzo al quale tengo molto, ovvero una mia lunga intervista (nove pagine ottimamente illustrate) a Carlo Massarini, focalizzata principalmente sui suoi anni ’70 e ’80 (e a mo’ di bonus c’è pure la riproduzione dell’unico articolo da lui pubblicato illo tempore per Ciao 2001, risalente al 1976).
Tengo molto a questo articolo perché se da giovanissimo non avessi conosciuto Carlo attraverso le sue trasmissioni radio non mi sarebbe forse mai venuto in mente di provare anch’io, qualche anno dopo, a “fare la radio”, sognando di diventare bravo come lui; e se non fossi diventato speaker radiofonico, difficilmente avrei compiuto il passo verso quel giornalismo che è diventato la mia professione. Insomma, senza Carlo oggi non potreste leggermi: tutto o quasi è colpa (o merito: questione di punti di vista) suo. Inutile dire che per lui, inconsapevole/involontario ma fondamentale maestro, nutro enorme riconoscenza.
Preso! Ed è il primo numero che compro visto che ho cominciato a leggere riviste musicali nel 1982/1983 prima con Rockstar e poi il Mucchio.
wow non lo sapevo !!!!!! che bello