Paths Of Pain To Jewels Of Glory è una raccolta pubblicata nel 1983 dalla Phantom Records di Sydney che contiene quattordici brani – in larghissima parte già editi in precedenza – di band locali come Hoodoo Gurus, Sunnyboys, Visitors e Passengers. La stranezza? Le quattro facciate (fronte, retro e busta interna) omaggiano spiritosamente i primi quattro album di studio dei Velvet Underground: Velvet Underground With Nico, con al posto della banana un calzino “sbucciabile” (accanto lo slogan dell’etichetta “the big beat in the heart of the vinyl jungle”; sotto il calzino, ovviamente, c’è un piede, quello di uno dei fondatori della label, Dare Jennings); White Light / White Heat con in sovraimpressione, invece del teschio, un piede mozzato da un treno; The Velvet Underground con i due titolari nelle pose di Lou Reed e Sterling Morrison; Loaded con dei calzini che escono dall’ingresso della metropolitana. L’oggetto è fichissimo (non solo concettualmente) e i contenuti sono ottimi; al momento su Discogs se ne trovano a prezzi quasi normali varie copie, una delle quali venduta da un negozio italiano e quindi assai conveniente a livello di spese postali.
Il disco più strano che ho 1: Shadowy Men On A Shadowy Planet
Il disco più strano che ho 2: Tampax
Il disco più strano che ho 3: Diaframma/Litfiba
Il disco più strano che ho 4: The “You’ll Hate This Record” Record
Il disco più strano che ho 5: Johnny And The Dicks
Il disco più strano che ho 6: A Tribute To Billy Joel
Il disco più strano che ho 7: Gusto Forte
Il disco più strano che ho 8: The Music Maniac ‘Gimmick’ Compilation
Il disco più strano che ho 9: King Kurt
Il disco più strano che ho 10: Damned
Il disco più strano che ho 11: Flaming Lips
Il disco più strano che ho 12: Sex
Il disco più strano che ho 13: The Silent Pistols