Nel 2000, quando Il Mucchio Selvaggio era settimanale (la fase durò dall’ottobre 1996 al dicembre 2004), Gianluca Testani varò una simpatica rubrica che occupava due pagine in ogni numero. Si chiamava, appunto, “Oltre le stelle” ed era una sorta di appendice de “Le stelle del Mucchio”, la tabella nella quale i componenti dello staff della rivista assegnavano da sempre il loro “voto” – dalle cinque stelle di “imperdibile” alle due palle di “inascoltabile”, con in mezzo “formidabile”, “adorabile”, “apprezzabile”, “ascoltabile” e “prescindibile” – ad alcune decine di album di uscita recente. L’idea di Gianluca era semplice ed efficace: lui sceglieva uno di questi dischi, uno dei più importanti, e cinque o sei di noi altri dovevano commentarlo in circa mille caratteri, privilegiando i toni discorsivi ed evitando quelli da recensione. Insomma, più che il “critico” scriveva l’appassionato, a ruota libera e in prima persona.
Consapevole che con il senno di poi spesso non mi trovo più d’accordo con me, anche per colpa di ascolti non sempre approfonditi e dello spirito ludico della rubrica, in questo spazio riproporrò via via tutti i miei “Oltre le stelle”, in ordine cronologico, cinque per volta.FLEET FOXES
Fleet Foxes
* *
Se n’è parlato moltissimo, di questo disco e questo gruppo. Anche oltre i loro reali meriti, perché se è vero che i Fleet Foxes sono bravi (specie sul palco, mi dicono i bene informati e gli stralci live colti in Rete), e Fleet Foxes un disco ispirato e confezionato con cura artigianale e buon gusto, è d’altro canto difficile negare che la formula del quintetto americano, alla lunga, stanchi. Se l’album fosse stato un “mini” con le migliori cinque di queste undici tracce, allora i superlativi sarebbero giustificati, ma in questa veste un po’ pletorica e discontinua a livello di qualità di songwriting il folk-pop estatico/agreste della band riveli sì fascino – dato per lo più dalla fragilità e dalle atmosfere “sospese” – ma pure più di un limite. Che gli entusiasti continuino ad esaltarsi, ma considerare Fleet Foxes un epocale capolavoro può aver senso solo in rapporto alla medietà dell’odierna offerta di musica: io rimango sulle due stelline, che magari potrebbero anche esser tre ma non so che farci se sto diventando sempre più esigente.
(da Il Mucchio Selvaggio n.655 del febbraio 2009)
TV ON THE RADIO
Dear Science
* * *
Confesso di trovarmi un po’ in difficoltà, quando qualcuno mi chiede di indicare i nomi di gruppi “nuovi” – o, meglio, saliti alla ribalta negli ultimi quattro/cinque anni – non troppo di nicchia e davvero meritevoli di attenzione, che magari abbiano le carte in regola per durare; gente, insomma, con un progetto artistico proprio e ben definito, nonché dotata del talento e dello spessore necessari per continuare a portarlo avanti in modo stimolante. Possibile che con il tempo mi ricrederò, ma ora come ora cito sempre Arcade Fire e TV On The Radio e qualcosa vorrà pur dire, così come il fatto che Dear Science compaia nella mia Top 10 del 2008: perché, poche storie, il “soul in salsa wave/sperimentale” della band newyorkese vanta ispirazione, creatività, equilibrio formale, coraggio di contaminare, impatto “estetico” ed emozionale. Musica vivace, godibile, intelligente, calda, autorevole: in una sola parola, bella. Forse anche compiaciuta di se stessa, ok, ma ci si può passar sopra.
(da Il Mucchio Selvaggio n.656 del marzo 2009)
THE MATTHEW HERBERT BIG BAND
There’s Me And There’s You
* * *
Non ricordo se l’ho mai scritto, ma io e il jazz (ogni genere di jazz) siamo mondi lontanissimi. Non che lo disprezzi o che voglia sminuirne il valore, figuriamoci, poiché almeno di fronte ai maestri la mia mente si inchina ammirata, ma il cuore non accelera: è una questione di pelle e ormai mi sono rassegnato all’idea, pur non smettendo di portarmi a casa classici su classici nella speranza che prima o poi uno sappia accendere il sacro fuoco dell’amore. Poteva forse Matthew Herbert riuscire laddove hanno fallito Davis, Coltrane o Coleman? Ovviamente, no. Però quest’album tutto sommato stravagante, che in qualche modo è jazz ma di sicuro non lo è nel senso canonico del termine (però molto del miglior jazz dei canoni ha spesso voluto strafottersene, e allora come la mettiamo?), mi piace parecchio: trovo le sue alchimie curiose, godibili e intriganti, e più che a Duke Ellington mi fa pensare ai Residents. Comunque io di jazz non ho certo la pretesa di capirne, anzi, e dunque prendete le mie parole con beneficio d’inventario.
(da Il Mucchio Selvaggio n.657 dell’aprile 2009)
MARIANNE FAITHFULL
Easy Come, Easy Go
* * * *
Di quest’album non posseggo la versione in CD, ma solo quella in vinile: per certi versi un handicap, dato che il discone nero e per di più doppio richiede una “ritualità” di ascolto – vogliamo chiamarla slow listening? – purtroppo spesso incompatibile con le fruizioni stile catena di montaggio impostemi dalla mia professione. Insomma, per farla breve, Easy Come Easy Go non frequentava il mio Thorens da fine ottobre: era peraltro stato suo inseparabile compagno per un paio di mesi, cosa che gli aveva garantito un posto nella mia Top 10 del 2008, ma la lunga pausa me l’ha in qualche modo rivelato “nuovo”, almeno per quanto concerne alcune delle sue preziose e affascinanti sfumature all’insegna di una passionalità sobria, elegante e “colta”. L’amore rimasto in sospeso è così risbocciato, forte come prima e magari anche di più; velato di rimorso, però, dato che da una donna così non ci si dovrebbe separare neppure per un giorno. Figuriamoci per quasi mezzo anno.
(da Il Mucchio Selvaggio n.658 del maggio 2009)
In “Oltre le stelle” 1: Belle And Sebastian, Sinéad O’Connor, Pearl Jam, Jay-Jay Johanson, Deftones.
In “Oltre le stelle” 2: Giovanni Lindo Ferretti, Coldplay, Giant Sand, Badly Drawn Boy, Blonde Redhead.
In “Oltre le stelle” 3: Black Heart Procession, Radiohead, Mojave 3, Rancid, Go-Betweens.
In “Oltre le stelle” 4: U2, Marlene Kuntz, Amen, PJ Harvey, Gentle Waves.
In “Oltre le stelle” 5: Menlo Park, Lambchop, Fatboy Slim, Johnny Cash, Aluminum Group.
In “Oltre le stelle” 6: Godspeed You Black Emperor!, Songs: Ohia, Cousteau, Geoff Farina, Kings Of Convenience.
In “Oltre le stelle” 7: Magnetic Fields, Stephen Malkmus, Steve Wynn, Tortoise, Arab Strap.
In “Oltre le stelle” 8: Orb, Bonnie “Prince” Billy, Tom McRae, John Frusciante, Daft Punk.
In “Oltre le stelle” 9: Nick Cave, Manic Street Preachers, R.E.M., Mogwai, Mark Eitzel.
In “Oltre le stelle” 10: Lift To Experience, Black Crowes, Tindersticks, Radiohead, Manu Chao.
In “Oltre le stelle” 11: Tool, Sparklehorse, Mark Lanegan, Muse, Travis.
In “Oltre le stelle” 12: Tricky, Mercury Rev, Thalia Zedek, Björk, Bob Dylan.
In “Oltre le stelle” 13: Stereolab, Spiritualized, White Stripes, Strokes, Eels.
In “Oltre le stelle” 14: Fugazi, Gorky’s Zygotic Mynci, Starsailor, Aphex Twin, Ryan Adams.
In “Oltre le stelle” 15: Sodastream, Jim O’Rourke, Mick Jagger/Paul McCartney, Black Rebel Motorcycle Club, Notwist.
In “Oltre le stelle” 16: Bad Religion, Cornelius, Chemical Brothers, Lambchop, Joey Ramone.
In “Oltre le stelle” 17: Teenage Fanclub & Jad Fair, Marianne Faithfull, Boards Of Canada, Gomez, Desaparecidos.
In “Oltre le stelle” 18: Neil Young, Elvis Costello, Jon Spencer Blues Explosion, Badly Drawn Boy, Pedro The Lion.
In “Oltre le stelle” 19: Wilco, Tom Waits, Bruce Springsteen, Moby, Dot Allison.
In “Oltre le stelle” 20: Korn, David Bowie, Vines, Sonic Youth, Solomon Burke.
In “Oltre le stelle” 21: Red Hot Chili Peppers, Primal Scream, Flaming Lips, Coldplay, Queens Of The Stone Age.
In “Oltre le stelle” 22: Interpol, Underworld, Peter Gabriel, Beck, Black Heart Procession.
In “Oltre le stelle” 23: Steve Von Till, Sigur Ros, The Libertines, Badly Drawn Boy, Pearl Jam.
In “Oltre le stelle” 24: Johnny Cash, Suicide, Beth Gibbons & Rustin Man, Audioslave, The Roots.
In “Oltre le stelle” 25: Nick Cave, Jimi Tenor, Calexico, Zwan, Marlene Kuntz.
In “Oltre le stelle” 26: Go-Betweens, Massive Attack, Lou Reed, Cat Power, Stephen Malkmus.
In “Oltre le stelle” 27: Kills, Turin Brakes, White Stripes, Daniel Johnston, Wire.
In “Oltre le stelle” 28: Blur, Cody ChesnuTT, Warlocks, Arab Strap, Yeah Yeah Yeahs.
In “Oltre le stelle” 29: Marilyn Manson, Radiohead, Grandaddy, Mogwai, Eels.
In “Oltre le stelle” 30: Thrills, Mars Volta, Kings Of Leon, The Coral, Neil Young.
In “Oltre le stelle” 31: Warren Zevon, Josh Rouse, Kraftwerk, Muse, Joe Strummer.
In “Oltre le stelle” 32: A Perfect Circle, Robert Wyatt, Belle And Sebastian, Outkast, Frankie HI-NRG MC.
In “Oltre le stelle” 33: Twilight Singers, Ryan Adams, Oi Va Voi, Damien Rice, Isobel Campbell.
In “Oltre le stelle” 34: Air, Sophia, Al Green, Verdena, Auf Der Maur.
In “Oltre le stelle” 35: Lambchop, Franz Ferdinand, Joss Stone, The Veils, Sondre Lerche.
In “Oltre le stelle” 36: Blonde Redhead, N*E*R*D*, Patti Smith, Prince, Morrissey.
In “Oltre le stelle” 37: Polly Paulusma, Devendra Banhart, Felix Da Housecat, PJ Harvey, Keane.
In “Oltre le stelle” 38: Kings Of Convenience, Badly Drawn Boy, Wilco, Beastie Boys, Brian Wilson.
In “Oltre le stelle” 39: Mark Lanegan, Interpol, Tom Waits, R.E.M., U2.
In “Oltre le stelle” 40: Bright Eyes, Low, Beck, Arcade Fire, Eels.
In “Oltre le stelle” 41: Black Rebel Motorcycle Club, dEUS, Sigur Rós, Franz Ferdinand, Cat Power.
In “Oltre le stelle” 42: Arctic Monkeys, Vinicio Capossela, Flaming Lips, Tool, Pipettes.
In “Oltre le stelle” 43: Primal Scream, Thom Yorke, Bob Dylan, Joanna Newsom, Tom Waits.
In “Oltre le stelle” 44: The Good, The Bad & The Queen, Grinderman, Arcade Fire, Modest Mouse, Wilco.
In “Oltre le stelle” 45: Björk, Battles, White Stripes, Liars, Amy Winehouse.
In “Oltre le stelle” 46: Vic Chesnutt, Bruce Springsteen, PJ Harvey, Radiohead.
In “Oltre le stelle” 47: Black Mountain, Mars Volta, Portishead, R.E.M.