Canzoni straniere, famose e non, adattate in italiano, con risultati ora interessanti, ora precari, ora spiazzanti o divertenti.Serie “adattamenti”, n.5
Da ragazzino, negli anni ’60 e poi nei primissimi ’70, Caterina Caselli mi piaceva moltissimo, e tuttora penso che nella sua discografia siano disseminate parecchie perle. Tra i suoi numerosi adattamenti in italiano c’è quello, famosissimo, di Paint It Black dei Rolling Stones, che usci nel 1966 su 45 giri (come retro di Cento giorni) e nel bellissimo album d’esordio della cantante emiliana, Casco d’oro. La musica è fedele al modello e l’interpretazione di Caterina – la sua voce è inconfondibile – la rende speciale; riuscito e credibile il testo Luciano Beretta, ispirato da (ma non proprio ricalcato su) quello di Mick Jagger. Il brano si può ascoltare qui, nella versione del disco, con Caterina in playback alla celebre Bussola di Viareggio; le riprese sono tratte da Perdono, uno di quei film legati al lancio di un cantante – li chiamavano “musicarelli” – piuttosto popolari nell’Italia degli anni ’60.
Adattamenti n.1: Michele vs Presley
Adattamenti n.2: Innominati vs Doors
Adattamenti n.3: Masini vs Metallica
Adattamenti n.4: Vanoni vs Genesis
Bellissimo musicarello di Caterina.
Caterina Caselli è una che la sa lunga, come cantante e come discografica. Quando ero bambino mia madre ascoltava tantissime canzoni e Caterina Caselli era una delle artiste che più amava.