Sono certo di avere assistito a un concerto di James Chance (o White che dir si voglia) nei primi anni ‘80, ma non ricordo né dove né esattamente quando e il mio elenco ha purtroppo più di qualche buco. È comunque certo che, in quei lontani giorni, il musicista americano fosse un‘autentica iradiddio; improbabile che lo fosse ancora un ventennio abbondante dopo, e invece…
Chance Of A Lifetime (Dbk)
Non avendo assistito ad alcuna delle recenti performance di James Chance, e conoscendo i burrascosi trascorsi del personaggio in tema di sostanze assunte, sarebbe lecito – di fronte al sottotitolo Live In Chicago 2003 – ritenere questo DVD una speculazione di bassa lega su un nome decaduto ma senza dubbio glorioso: già, perché il Chance/White di cui sopra è stato una delle figure cardine della cosiddetta no wave newyorkese degli ultimi ‘70 e quindi, per estensione, uno degli inventori del punk/funk, di certa avanguardia filo-rumorista e di altri fenomeni musicali oggi frequentati e apprezzati anche dai giovanissimi. A sorpresa, invece, il concerto qui immortalato vede il cantante e sassofonista in gran forma: appesantito, d’accordo, e abbastanza segnato dagli stravizi, ma sempre capace – con il sostegno dei giovani ma fulminati componenti della band locale Watchers, nonché del fratello David, nel ruolo di maestro di cerimonie e vocalist aggiunto – di muoversi tra groove, sperimentazione, improvvisazione jazz, ferocia e assortite dissennatezze, rielaborando il repertorio che fu dei suoi Contortions. Il dinamismo sul palco non è naturalmente lo stesso dei giorni del capolavoro Buy (qui rappresentato da parecchi classici: Throw Me Away, Designed To Kill, Roving Eye, Twice Removed e l’imprescindibile Contort Yourself), ma poiché si parla di qualcuno cui un destino benevolo ha voluto donare una seconda vita c’è da rimanere davvero a bocca aperta. Settanta minuti corrosivi e travolgenti, più altri venticinque di “dietro le quinte”, per ricordare ai tanti (troppi?) allievi chi è il maestro.
Tratto da Il Mucchio Selvaggio n.615 dell‘ottobre 2005
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